Smackdown | Per ogni passo avanti due indietro

Il Main Event di Smackdown mi ha lasciato perplesso. Innanzitutto per un finale, confusionario e illogico, che nulla ha aggiunto e nulla ha tolto alla storyline principale. Un incontro, quello tra la Bloodline e Kevin Owens, coadiuvato dagli Street Profits, finito in squalifica. Ma questa è stata una squalifica “strana”; Nessun interferenza esterna a sancire l’illegittimità del match. Nessun oggetto proibito usato contro gli avversari. Neppure un gesto, una manovra o una irregolarità, compiuta dai partecipanti per trarre un illecito vantaggio. Ad un certo punto della contesa, qualcuno scaglia qualcun altro contro i gradini di acciaio, e l’arbitro chiama la squalifica. Forse volevano “venderci” le eccessive interferenze esterne di Tanga Loa come la causa scatenante di questa interruzione, ma l’intento è dei meno riusciti in assoluto.
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