Gqitalia di 2 ott 2024

Storia del cavatappi di Mendini per Alessi che si riveste della moda di Arthur Arbesser e non solo

Lo chiamavano il cavatappi ballerina in casa Alessi, ma Anna G. disegnato nel 1994 da Alessandro Mendini per Alessi prende il suo nome da Anna Gili, una designer, allora allieva del maestro. Si racconta che fu Alberto Alessi a suggerire il nome e subito il tire bouchon dalle sembianze femminili divenne un’icona del design, oggetto di culto non solo per gli appassionati del progetto, ma anche per sommelier ed esperti di vino.Mendini, noto per la sua capacità di fondere arte, cultura pop e citazioni storiche, lo disegnò in un momento di evoluzione del design postmoderno, quando alla massima form follows function (la forma segue la funzione) del bel design italiano anni 50, si sostituiva quella che Umberto Eco definì una rappresentazione alternativa del mondo: form follows fiction, cioè la forma segue la finzione.
Storia del cavatappi di Mendini per Alessi che si riveste della moda di Arthur Arbesser e non solo

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