A un anno dal massacro del 7 ottobre i parenti degli ostaggi israeliani chiedono una sola cosa | il ritorno dei loro cari a casa rapiti da Hamas durante l' attacco e da 12 mesi ancora nelle mani dei terroristi nonostante la durissima risposta di Israele che dal giorno dopo ha cominciato a bombardare Gaza

Tel Aviv, 7 ott. (askanews) – A un anno dal massacro del 7 ottobre, i parenti degli ostaggi israeliani chiedono una sola cosa: il ritorno dei loro cari a casa, rapiti da Hamas durante l’attacco e da 12 mesi ancora nelle mani dei terroristi nonostante la durissima risposta di Israele che dal giorno dopo ha cominciato a bombardare Gaza. Per questo alcuni di loro hanno scelto di ricordare l’anniversario manifestando davanti a casa del primo ministro Netanyahu a cui chiedono di trovare un accordo per un cessate il fuoco e far rientrare sani e salvi gli ostaggi dopo un anno. Leggi anche › Noa, Shani, Yaffa e le altre israeliane nelle mani di Hamas. La guerra si combatte sul corpo delle donne “Un anno dopo che i miei genitori sono stati rapiti in pigiama dalla loro casa – dice Shir Siegel – io li immagino venire a casa mia e ci abbracciamo all’infinito, un anno è passato ma in realtà è passato un lungo giorno che sembra un’eternità” Leggi anche › Jamila al-Shanti, uccisa la donna che creò l’ala femminile del gruppo terroristico di Hamas Yuli Ben Ami aspetta il ritorno di suo padre: “Non potrò andare avanti finché non sarà a casa, finché tutti gli ostaggi non saranno a casa.
A un anno dal massacro del 7 ottobre i parenti degli ostaggi israeliani chiedono una sola cosa |  il ritorno dei loro cari a casa rapiti da Hamas durante l

Iodonna.it - A un anno dal massacro del 7 ottobre, i parenti degli ostaggi israeliani chiedono una sola cosa: il ritorno dei loro cari a casa, rapiti da Hamas durante l'attacco e da 12 mesi ancora nelle mani dei terroristi nonostante la durissima risposta di Israele che dal giorno dopo ha cominciato a bombardare Gaza

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