In Svizzera è stato sospeso l’uso della capsula Sarco per il suicidio assistito

Domenica in Svizzera è stato sospeso l’utilizzo della capsula per il suicidio assistito denominata Sarco, che permette di morire per ipossia, inalando azoto puro, dopo aver premuto un pulsante al suo interno. La decisione è stata presa dalle stesse associazioni promotrici della legalizzazione del macchinario, in attesa che si concluda il processo penale avviato dalle autorità svizzere a fine settembre, dopo la morte di una donna americana di 64 anni. Ne dà notizia l’Associated Press, sottolineando che il mese scorso a queste associazioni sono state inoltrate 370 richieste di utilizzare il macchinario. A chiedere la legalizzazione di Sarco è soprattutto Exit International, il cui direttore e medico australiano Philip Nitschke, ha ideato il macchinario. Il 23 settembre Nitschke ha seguito dalla Germania la morte della donna, avvenuta vicino al confine tedesco.
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