La moglie di Vittorio Emanuele III nonostante il matrimonio combinato lo amò tutta la vita e ne tirò fuori il meglio Ma era osteggiata a corte perché aveva le mani bucate e veniva dal Montenegro

La mattina del 23 aprile del 1908 più di mille signore si accalcano in Campidoglio al Primo congresso nazionale delle donne italiane «per studiare e discutere la questione femminile» scrive L’illustrazione popolare. Ci sono nomi famosi come la prima avvocata d’Italia Lidia Poët, e poi Teresa Labriola (figlia del filosofo marxista Antonio), Maria Montessori e tante altre. La presidentessa onoraria è una bella donna bruna, alta, formosa, che si presenta in «tailleur azzurro elettrico, con un grande boa candido, ed un cappello piumato bianco e nero» riferisce il Corriere della Sera. E tutte la acclamano. perché lei è la regina Elena in persona. La moglie di Vittorio Emanuele III, diventato re d’Italia al volgere del secolo, quando suo padre Umberto I è rimasto vittima a Monza di un attentato anarchico.
La moglie di Vittorio Emanuele III nonostante il matrimonio combinato lo amò tutta la vita e ne tirò fuori il meglio  Ma era osteggiata a corte perché  aveva le mani bucate  e veniva dal Montenegro

Iodonna.it - La moglie di Vittorio Emanuele III, nonostante il matrimonio combinato, lo amò tutta la vita e ne tirò fuori il meglio. Ma era osteggiata a corte perché "aveva le mani bucate" e veniva dal Montenegro

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