Wired.it - Piracy Shield, il governo se la tiene stretta
Dazn diffidato da Agcom e il Piracy Shield traballa - chi guadagna col “pezzotto” vive sereno - Inoltre: “Alcuni fornitori domestici sfruttano singole IP, dietro le quali però sono connessi svariate centinaia di migliaia di clienti finali. Quale sarebbe la rivoluzione di questo sistema? In precedenza, per quanto la visione di contenuti via sistemi non autorizzati fosse ovviamente illegale, occorreva far passare ogni segnalazione da un tribunale. (Quifinanza.it)
«Il Piracy Shield è un rischio per la sicurezza informatica dell’Italia» - E, soprattutto, non è nemmeno sua responsabilità farlo. Quindi, c’è un modo per aggirare questa cosa che è il NAT, Network Address Translation, che viene usato dappertutto proprio perché gli indirizzi IP sono scarsi. Semplicemente perché non è vero, visto che dietro a quell’indirizzo IP ci possono essere decine di migliaia di siti». (Giornalettismo.com)
Il governo sembra non aver capito i problemi del sistema Piracy Shield - Inoltre, la normativa in vigore prevede profili di responsabilità dei provider e degli intermediari online, richiedendo loro di segnalare qualsiasi indirizzo sospettato di attività illecita. Il ministero del Made in Italy è disposto a valutare qualsiasi iniziativa idonea a rafforzare misure di controllo sui soggetti operanti nel settore. (Giornalettismo.com)