Sindacati in piazza per salvare l’automotive

Motori ma anche gomme, sedili e vetri. Dopo lo sciopero dei metalmeccanici, scendono in piazza gli altri lavoratori della componentistica automotive per chiedere di salvaguardare la filiera – 45mila addetti – dalla crisi e dal rischio di ulteriori delocalizzazioni. Due i fronti su cui i Sindacati chiedono di intervenire, in prospettiva e per l’immediato: da un lato definire politiche industriali e investimenti, dall’altro mettere in campo gli ammortizzatori sociali nel frattempo necessari a tutelare i lavoratori. Ieri in piazza a Roma c’erano tutte e tre le sigle di Cgil, Cisl e Uil dei settori chimica, gomma e plastica, vetro e tessile Filctem, Femca e Uiltec, per la manifestazione nazionale indetta con lo sciopero di otto ore degli addetti. "Il settore funziona col nostro lavoro", gridano al fianco di gomme dell’auto questa volta di cartone.
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