Mattarella in Cina da Xi | Il confronto evita anacronistici ritorni a blocchi contrapposti Dieci accordi dal cinema alla concorrenza

“Porsi gli uni di fronte agli altri è un metodo fecondo”: è “un atteggiamento, che spinge a evadere tentazioni di anacronistici ritorni a un mondo di blocchi contrapposti“. A parlare così, nei giorni dell’ennesima svolta per gli Stati Uniti e quindi anche per la comunità internazionale, è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando a Pechino dopo un colloquio con il presidente della Cina Xi Jinping. “Gli italiani, membri fondatori dell’Unione Europea, sono sostenitori dell’importanza dei fenomeni aggregativi tra Paesi che condividono interessi o sensibilità – aggiunge il capo dello Stato – Ma non contrapposte ad altri. Anzi, occorre sempre preservare un’interlocuzione costruttiva con gli altri, per quanto lontani o diversi, senza alzare ingiustificati steccati. E’ il senso del multilateralismo, fondato su regole certe, condivise e per tutti vincolanti”.Leggi l'articolo completo su Ilfattoquotidiano.it