Ping Pong – Il ritorno recensione | film sportivo dall’impianto classico che ondeggia tra competizione e politica

Ora in sala. La nostra recensione di Ping Pong – Il ritorno, dramma sportivo dall’impianto classico diretto da Deng Chao e Yu Baimei e con protagonista lo stesso Deng: una storia che mescola competizione feroce e timidi riflussi politici, ben confezionata ma troppo banaleIl cinema cinese da anni spazia tra prodotti d’intrattenimento come Ping Pong – Il ritorno, pellicole cioè che guardano al modello e al taglio occidentale, e pellicole d’autore molto più incastrate nella ruralità dell’arena, nei piccoli movimenti drammaturgici, nel contesto d’appartenenza. Il che non è necessariamente un male, bensì manifesta una volontà di apertura del linguaggio e dello sguardo sui generi tendenzialmente più ad appannaggio delle cinematografie occidentali (Hollywood in primis, ma anche Europa). Stavolta il film del regista e interprete Deng Chao paga lo scotto di una banalità inaspettata, che a dispetto di una confezione ad hoc non riesce ad essere drammaturgicamente potente.
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