Daniele Silvestri cambia bersaglio ma non tormentone | Musk è il nuovo nemico

“Scotto come il tagliolino al pesto” della sua canzone più nota, Daniele Silvestri annuncia una nuova crociata nel segno della “resistenza” e della “lotta comunista”. Il cantautore romano, che quest’anno celebra i 30 anni di carriera, ha scelto un centro sociale romano (il Forte Prenestino occupato) per rispolverare gli slogan sessantottini, con molta retorica e senza neanche un filo di autoironia.Al quotidiano Il Domani rilascia un’intervista che sembra una dichiarazione di guerra alla amatriciana. Alla giornalista del quotidiano diretto da Emiliano Fittipaldi dice di avere trovato un nuovo nemico dopo Berlusconi. Quel Cavaliere odiatissimo negli anni ruggenti (e poco importa che il padre Alberto, storico collaboratore di Maurizio Costanzo, fosse stato uno degli autori di punta della Fininvest).
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