Ero un profugo di Gaza ma ho creduto nel mio sogno e ora con ‘From Ground Zero’ porto la Palestina agli Oscar Il messaggio di speranza di Rashid Masharawi

“Io alla fine sono solo un profugo che viveva a Gaza in una tenda con i miei genitori, ma sono rimasto attaccato al mio sogno. Se ci sono riuscito io a fare cinema, possono riuscirci anche gli altri”. Rashid Masharawi, a Roma per la proiezione di due film di cui è rispettivamente regista e produttore – “Passing dreams” e “From Ground zero” – parla del cinema come del suo magico tappeto volante, in grado di trasportarlo fisicamente fuori da Gaza, dove è nato nel 1962, ma anche come via di fuga mentale, come mezzo per costruire una storia oltre la narrazione che il mondo cuce addosso a chi come lui, non è solo un grande regista, ma un cineasta palestinese, l’unico in attività nella Gaza occupata degli anni ’80 e ’90, il solo a puntare non tanto sui documentari, ma su opere di finzione, con cast esclusivamente locali.
Ero un profugo di Gaza ma ho creduto nel mio sogno e ora con ‘From Ground Zero’ porto la Palestina agli Oscar  Il messaggio di speranza di Rashid Masharawi

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