Mezza Europa affossa il salario minimo | Pd e Landini sconfitti ora si facciano qualche domanda

Clamoroso sconfitta per la sinistra in Europa sul salario minimo, ossia l’imposizione di una paga minima oraria su cui Pd e Cgil hanno imbastito per mesi e mesi la loro polemica contro il governo. Sono scaduti  i termini per recepire la direttiva Ue che regola la paga oraria «adeguata»: dodici Paesi non hanno iniziato l’iter, due hanno fatto ricorso. Solo in cinque l’hanno approvata. La direttiva Ue sui salari minimi  aveva l’obiettivo di garantire ai lavoratori degli Stati membri una retribuzione considerata «adeguata» per legge. Ma a conti fatti in ben dodici su ventisette paesi membri  l’iter non risulta nemmeno iniziato. Si parte dalla Bulgaria e si arriva fino a Cipro, Estonia, Francia, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna. I termini scadevano il 15 novembre.
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