Il mutismo della Gen Z tra miti da sfatare valori e incomunicabilità con gli adulti

Li hanno definiti choosy, bamboccioni, divanati, sempre attaccati ai social, con nessuna voglia di studiare e lavorare. Parliamo della Generazione Z, i giovani di oggi. Nati cioè tra i medio-tardi Anni 90 e i primi 2010. Ma quali sono le evidenze da cui muovono questi (pre)giudizi? Non pervenute. Al massimo si tratta dell’osservazione empirica di figli e nipoti. Eppure c’è una enorme quantità di dati da cui attingere. Come quelli messi a punto a partire dal 2014 dall’Università la Sapienza di Roma in collaborazione con Campus, dedotti da ricerche condotte sul campo durante i Saloni dello studente, che costituiscono l’Osservatorio Teen’s voice. Il focus è sui ragazzi dai 17 ai 20 anni e si tratta di eventi di orientamento alla scuola e al lavoro, dove 300 mila giovani incontrano le Università, gli istituti tecnici superiori, le accademie e le scuole di alta Formazione.
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  • mutismo gen z mitiIl mutismo della Gen Z tra miti da sfatare, valori e incomunicabilità con gli adulti - Li hanno definiti choosy, bamboccioni, malati di social, senza voglia di studiare e lavorare. Eppure tutte le ricerche degli ultimi 10 anni dicono altro su quelli della Generazione under 30. (lettera43.it)
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