L’aumento della violenza in Messico dopo l’elezione della nuova presidente | I gruppi criminali vogliono cercare nuovi equilibri

Con l’inizio del governo di Claudia Sheinbaum (primo ottobre) e in vista del cambio di governatori e sindaci (previsto per inizio dicembre) le cronache messicane si sono di nuovo riempite di fatti cronaca legati alla violenza. Le scuole chiuse e le continue sparatorie di Culiacan (in Sinaloa) e l’omicidio di Padre Marcelo (in Chiapas) hanno catalizzato l’attenzione in un primo momento. Poi sono stati i casi di Oaxaca e Queretaro a prendere l’attenzione, stati e città non tipicamente interessati a fenomeni di criminalità organizzata, almeno nel dibattito pubblico e nella percezione delle persone. “La violenza non risponde a una sola causa. In Sinaloa, per esempio, è il risultato dello scontro interno al gruppo criminale locale a seguito dell’arresto, e dell’estradizione negli Stati Uniti, di Mayo Zambada.
L’aumento della violenza in Messico dopo l’elezione della nuova presidente |  I gruppi criminali vogliono cercare nuovi equilibri

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