Silvia Bigi l’artista che elabora la memoria

A chi appartiene il ritratto della donna sfuocata e indefinita?Stavo spulciando in una scatola di fotografie di famiglia, quando mi ha catturato quest’immagine. Ho iniziato a guardarla senza riuscire a leggerla, proprio come capita a chi la osserva ora. Questo ritratto aveva qualcosa di particolare: innanzitutto era sfuocato. Oggi potrebbe sembrarci addirittura intenzionale, ma nei primi decenni del ’900 era piuttosto raro. Un ritratto doveva essere bello, preciso, leggibile. Ho scoperto che si trattava di una mia prozia, Irma Negosanti. Era stata a lungo nascosta in famiglia e poi rinchiusa in un manicomio. Rinnegata perfino dall’albero genealogico, tanto che mia nonna diceva di essere primogenita, in realta? lo era Irma, quella di cui vergognarsi, da segregare: un’identita? negata, un volto sfuocato.
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