Doro il ricordo dell’eccidio | I giovani seme della speranza

"Le nuove generazioni sono il seme che fra qualche anno sboccerà all’insegna della libertà. Imparare dal passato per essere cittadini sempre migliori è un obiettivo che non dobbiamo mai smettere di ricercare". Così l’assessore Cristian Coletti ha ricordato ieri, in occasione delle celebrazioni dell’eccidio del Doro, una delle pagine più buie della nostra città. Era il 17 novembrel 1944 quando Mario Agni, Mario Arnoldo Azzi, Giuseppe Franceschini, Gigi Medini, Michele Pistani, Alberto Savonuzzi, Antenore Soffritti vennero brutalmente fucilate con un colpo di pistola alla nuca, sparato da mano nazifascista. "Sette persone strappate alle loro famiglie fra il 7 e il 26 ottobre del 1944, quando furono arrestate. All’alba del 17 novembre – ha ricordato Coletti – furono portate qui, alla prima periferia di Ferrara, dove li attendeva la fine.
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