In treno con un titolo romeno del ’29 da 70 milioni di euro | non lo dichiara e arriva una stangata senza precedenti

Milano – “Ha qualcosa da dichiarare?”. “No”. 24 novembre 2017, siamo sul treno EC17 partito da Zurigo e diretto a Milano. Nella tratta Chiasso-Como, arriva il controllo doganale: alla domanda di prammatica, L.M. replica assicurando di non avere con sé contanti, titoli o valori mobiliari pari o superiori a 10mila euro. Una risposta che, col senno di poi, gli è costata carissima: quasi 21 milioni di euro da versare al Ministero dell’Economia e delle Finanze per aver violato l’obbligo imposto dall’articolo 3 del decreto legislativo 195 del 2008. Sì, perché quel giorno i funzionari, “ritenendo scarsamente attendibile” la dichiarazione di L.M., hanno approfondito le verifiche, trovando un titolo di credito obbligazionario emesso dal Regno di Romania nel 1929, con scadenza fissata al primo febbraio 1959 e 32 cedole semestrali annesse.
In treno con un titolo romeno del ’29 da 70 milioni di euro |  non lo dichiara e arriva una stangata senza precedenti

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