Strage Loveparade niente giustizia per Giulia Minola | ultimo ricorso bocciato La mamma | Potrò solo ricordarla

Brescia – «Per far finta che Giulia sia ancora qui posso solo continuare a ricordarla, la faccio vivere attraverso gli altri. Ora penso a questo». A parlare è Nadia Zanacchi, la mamma di Giulia Minola, la ventenne bresciana morta il 24 luglio 2010 al raduno di musica techno Loveparade di Duisburg, in Germania. Ventuno vittime – Giulia, unica italiana – e centinaia di feriti, intrappolati nella calca di un concerto sovraffollato da migliaia di giovani arrivati da tutta Europa, organizzato in uno scalo ferroviario fatiscente senza piani di emergenza e con un tunnel senza uscite di sicurezza. Lo scorso aprile la Corte europea ha inflitto l’ennesimo duro colpo alla famiglia Minola, che insieme ai genitori di una ragazza spagnola aveva presentato ricorso alla Cedu contro l’archiviazione del procedimento da parte delle autorità tedesche.
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Ilgiorno.it - Strage Loveparade, niente giustizia per Giulia Minola: ultimo ricorso bocciato. La mamma: “Potrò solo ricordarla”

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