La maledizione del quorum pesa anche sulla Cosa contiana

Certo, Giuseppe Conte non è Achille Occhetto, e (soprattutto) la costituente del Movimento 5 stelle non è neanche lontanamente paragonabile a quel lungo e sofferto processo che portò alla nascita del Partito democratico della sinistra. Ma la questione del «quorum» – la necessità di portare al voto la maggioranza degli 88.943 iscritti – evoca immediatamente il clamoroso incidente che segnò la nascita del Pds, il mancato raggiungimento del quorum nel voto del Consiglio nazionale che avrebbe dovuto eleggere Occhetto segretario del nuovo partito. È noto che Beppe Grillo punta proprio sulla mancata partecipazione per delegittimare l’intera operazione. Rischio non so dire quanto concreto, anche perché, con la consueta disinvoltura con cui regole e procedure democratiche sono affrontate da quelle parti, la possibilità di votare, come sempre comodamente da casa e con un semplice clic, è stata estesa per ben quattro giorni, dalle 10.
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