Bugie per coprire lo zio orco Condannati dopo gli abusi

Hanno testimoniato il falso durante un processo nel tentativo di salvare un loro parente dall’accusa di aver sottoposto ad attenzioni a sfondo sessuale la nipote minorenne. Per questo il tribunale di Ascoli ha condannato a due anni e mezzo di reclusione quattro persone, la madre, la sorella, un parente e un amico dell’uomo che era sotto processo per la violenza sessuale e che attualmente è rinchiuso nel carcere di Teramo dove sta scontando una condanna a sei anni e 9 mesi di carcere, resa definitiva dal pronunciamento della Cassazione dello scorso febbraio. L’uomo era stato assolto in primo grado dal tribunale di Ascoli. Durante questo processo i familiari e l’amico avevano testimoniato che il giorno in cui è collocata la violenza la nipote non era in casa. Non era un giorno qualsiasi, ma era il 4 agosto 2013, e si correva la Quintana.
Bugie per coprire lo zio orco  Condannati dopo gli abusi

Ilrestodelcarlino.it - Bugie per coprire lo zio orco. Condannati dopo gli abusi

Leggi su Ilrestodelcarlino.it
  • Bugie per coprire lo zio orco. Condannati dopo gli abusi
  • Svelate dai video le "frottole" di nonna Mirella per coprire il nipote femminicida
  • Jean-Claude Roman sterminò moglie, figli e genitori per nascondere una vita di bugie: ora è uscito dal…
  • Bugie al processo per la morte di Sarah Scazzi, 11 condanne
  • Caso Scazzi, troppe bugie: chiesti 5 anni per Ivano Russo, 4 per Misseri: a gennaio il verdetto
    Video Bugie per