Il custode del cimitero evita il carcere | rigettata la misura restrittiva

Tempo di lettura: 2 minutiIl Magistrato di Sorveglianza di Avellino, accogliendo le tesi dell’ Avvocato Vittorio Fucci e dell’ Avvocato Mirko Palillo, ha rigettato la richiesta di infliggere la misura della casa lavoro nei confronti del pluripregiudicato Vincenzo D’ Onofrio, alias “O’ Mangiavatt” 56 anni di Arpaia, custode del cimitero di Arpaia. Il D’ Onofrio, che secondo la Dda sarebbe stato un appartenente al clan Pagnozzi, è personaggio estremamente noto alle cronache, tra gli innumerevoli procedimenti in cui è stato coinvolto si ricordano: 1) L’ arresto con il coinvolgimento di diversi membri apicali dell’ amministrazione di Arpaia per la presunta illecita assunzione al comune e una serie di concussioni al cimitero di Arpaia. In questi procedimento il D’ Onofrio, su accoglimento delle tesi dell’ Avvocato Vittorio Fucci, fu assolto a formula piena; 2) l’ arresto per una serie di estorsioni aggravate dal metodo mafioso avvenute tra Airola e altre zone del Sannio in concorso con il pregiudicato Caliendo Clemente di San Martino Valle Caudina.
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