Sara la violenza sul lavoro e l’omertà dei colleghi | Attorno a me solo silenzio anche dalle colleghe Ora ho paura persino ai colloqui – L’intervista

Sara (nome di fantasia) è una della tante vittime di molestie sessuali sul luogo di lavoro e mobbing. Durante il colloquio per il ruolo di impiegata amministrativa, quello che sarebbe diventato di lì a poco il suo capo le chiede se è sposata e se ha intenzione di avere figli. Sara risponde con uno dei più classici: «Non è tra le mie priorità in questo momento». È vero, ma è già un primo campanello d’allarme. Viene selezionata per ricoprire la posizione ed entra in azienda. A poche settimane dall’assunzione cominciano le prime molestie da parte del superiore, tutte indirizzate al suo aspetto fisico: «Come sei carina» o «Che bel vestito indossi oggi». Passa un mese e il capo le propone una trasferta di lavoro fuori città con la promessa di un avanzamento di carriera. «Un’opportunità di crescita all’interno dell’azienda», pensa.
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