Più chiese di frontiera e meno Europa | come Francesco ha cambiato il Sacro collegio

Il collegio cardinalizio, specchio della Chiesa universale, è cambiato profondamente negli anni del pontificato di Francesco. Il Papa argentino, infatti, ha usato il suo potere di nomina – in questo caso davvero assoluto o comunque non facilmente influenzabile – per introdurre alcune trasformazioni che interessano da vicino la sua visione della Chiesa e del cattolicesimo a livello globale. In breve, crescono le nomine extraeuropee, quelle relative a sedi di chiese di frontiera, più piccole o comunque periferiche rispetto al nord del mondo. In tal modo, fra l’altro, Bergoglio è riuscito a dare rappresentanza, nel Sacro collegio, a una varietà sorprendente di Paesi e realtà locali, mentre il criterio delle sedi “tradizionalmente” cardinalizie non è più un riferimento certo per l’attribuzione della porpora, anzi.
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