Torna Fog il festival che indaga il presente

È Tornata la nebbia a Milano. Ma per fortuna non soltanto quella umida e malinconica, che ti entra nelle ossa. Si rivede infatti anche Fog, il contenitore festivaliero (e internazionale) di Triennale, tutto dedicato alle frontiere dello spettacolo dal vivo, fra teatro, danza, musica e performing arts. Pronto ancora una volta ad interrogare sui linguaggi e sui temi della contemporaneità. In realtà c’è da aspettare un paio di mesi. Non c’è fretta. Ieri però la presentazione. Di un’ottava edizione che si conferma occasione preziosa per confrontarsi con alcuni dei nomi più belli del panorama performativo internazionale, qui in un cartellone che ormai occupa un pezzo consistente della stagione ufficiale. Ma che si sviluppa in maniera ramificata e diffusa su diverse realtà milanesi. Appuntamento quindi dall’1 febbraio al 15 aprile del 2025, in compagnia di 46 artisti provenienti da ventidue paesi nel mondo, per un programma di 36 titoli fra cui diverse (co)produzioni e altrettante prime assolute.
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