Era venuto da me per lavorare L’ho aiutato e ora mi ritrovo nei guai

L’immobile dove sono stati trovati i due tunisini e la ragazza italiana non aveva nessun titolo abitativo. C’erano le utenze domestiche attivate, vestiti e scarpe alla rinfusa, una cassettiera, un tavolo, delle scaffalature e un letto a brandina. Il proprietario è il parrucchiere della zona che da un mesetto circa aveva dato le chiavi ad un 20enne italo brasiliano come appoggio temporaneo perché il giovane era finito a dormire in strada. "Volevo dargli una mano - racconta Giancarlo Lillini di Chiaravalle - e adesso mi trovo in un mare di guai. Un giorno è venuto a chiedermi lavoro dicendomi che era un barbiere. Un ragazzo a posto, pulito, L’ho aiutato a prendere la residenza perché senza non potevo nemmeno fargli un contratto solo che le procedure in Comune sono lunghe e complicate. Le altre tre persone che hanno trovato dentro il mio locale non le conosco, non sapevo nulla che ci fossero.
 Era venuto da me per lavorare  L’ho aiutato e ora mi ritrovo nei guai

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