Studenti a lezione di fiducia | la scoperta del ‘mattering’

Gli adolescenti sono abilissimi nel coniare neologismi e a importare (e fare proprie) parole appartenenti ad altre lingue. Questa volta però, a utilizzare una nuova espressione che riguarda il loro mondo sono gli adulti, o meglio esperti e ricercatori. Si tratta del termine “mattering” che può essere tradotto con “sentirsi importanti” o “sentire di contare”, una sensazione basilare per il benessere umano, strettamente connessa al sentirsi valorizzati, ascoltati, apprezzati e capaci. A determinarla, secondo Rosenberg e McCollough, i primi ricercatori che, già nel 1981, hanno introdotto questo concetto, tre fattori: l’attenzione che le nostre azioni ricevono da parte delle altre persone, l’importanza che ci viene riconosciuta e la dipendenza che hanno nei nostri confronti, ovvero quanto ricercano il nostro consiglio nei momenti di bisogno.
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