Freud – L’ultima analisi recensione | Anthony Hopkins è Sigmund Freud in un film troppo arido

La nostra recensione di FreudL’ultima analisi, film diretto da Matt Brown tratto dall’omonima pièce teatrale con protagonisti un gigantesco Anthony Hopkins e Matthew Goode: un dialogo a due che non aggiunge profondità o intrigo, restando tanto piacevole quanto aridoCosa avrebbe potuto rendere FreudL’ultima analisi un film più interessante, più approfondito, più intrigante? Sicuramente un approccio meno formulaico al personaggio, alle sue contraddizioni, alle sue ossessioni e di conseguenza alla materia di quelle stesse ossessioni. Perché se è vero che Anthony Hopkins giganteggia, specialmente di fronte ad un più imbambolato e intimorito Matthew Goode, è altrettanto vero come Matt Brown non sia esattamente alla pari di un Cronenberg e quindi la sua disamina sulla natura di Dio, della religione e della mente umana non ha mordente, non ha il passo o lo sguardo del cinema e non aiuta il fatto che sia tratto da una pièce teatrale.
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