Porta Venezia è pericolosa e invivibile il Comune di Milano ci aiuti L' appello del locale queer dopo l' aggressione di una dipendente

Un normale tragitto casa-lavoro, finito in ospedale. È accaduto a Tea, una delle dipendenti del Pop, il locale queer di Milano a Porta Venezia: la notte tra venerdì 22 e 23 novembre è stata aggredita insieme al suo compagno in zona Repubblica «da un branco di uomini di chiara appartenenza a gruppi di estrema destra» si legge sul post condiviso dal Pop. Il vero problema? Secondo la titolare Fedya Crespolini risiede nella pericolosità del quartiere, ormai invivibile: «Porta Venezia è stata abbandonata, le ultime ordinanze contro la movida sono andate a colpire i locali, abbiamo dovuto chiudere i dehors e questa è diventata una terra di nessuno, non c’è più gente in strada e nemmeno controlli» racconta al Gambero Rosso.A Milano sopravvivono solo i "localari"Un quartiere svuotato e una comunità rimasta sola, «anche il pride si è spostato in zona Sempione.
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