C’è la moda dello sciopero prêt à porter

Quello dei treni e dei mezzi pubblici, quello degli studenti, quello delle consorti di chi ha votato Trump, ma anche quello delle orecchiette. Ognuno fa la sua protesta su misura. E nulla cambia.Oggi non scrivo. Oggi sono in sciopero. Caro nume tutelare, scusami, ma incrocio le braccia. Mi astengo dalla rubrica. Protesto per le dure condizioni di lavoro del Grillo. Ma soprattutto mi accodo al trend della scioperite crescente. Alla faccia di chi diceva che il sacro e antico strumento di lotta dei lavoratori sarebbe finito nel dimenticatoio. Macché: non c’è mai stato un periodo di scioperi così intensi. A partire dallo sciopero generale (29 novembre), poi lo sciopero dei mezzi pubblici (in pratica ogni venerdì), lo sciopero dei ferrovieri (idem), quello dei tranvieri (come sopra), lo sciopero degli studenti (un altro classico), lo sciopero dei benzinai, lo sciopero del Teatro La Fenice.
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