Punire o rieducare? La lezione di una madre ai politici che giocano con le leggi

C.G. ha compiuto da poco 18 anni. La sera del 16 ottobre, di fronte al bar Mediterraneo di Sorrento, è caduto vittima di un agguato. Sei ragazzi l’hanno aggredito alle spalle e, quando è caduto a terra, lo hanno riempito di calci e pugni. Ha rischiato di perdere un occhio; gli hanno frantumato la mandibola, uno zigomo e alcuni nervi; ha perso un dente.C.G. quella sera è tornato a casa. I suoi genitori l’hanno visto rientrare con il cappuccio della felpa che gli nascondeva il viso e solo al mattino hanno scoperto la faccia sfigurata del figlio. Trasportato d’urgenza in ospedale, vi è rimasto per più di un mese. I medici parlano di danni permanenti.La colpa di C.G. è stata quella di difendere un amico dal bullo del posto. Questioni di ex fidanzate, “ragazzate”, si scriverebbe negli articoli frettolosi.
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