Una sfida quotidiana ci salvano turisti ed export

Francesco Maglia sta cercando da un anno una sarta in grado di cucire con ago e filo, per trasmettere il sapere di una storica dipendente arrivata all’età della pensione. Una figura professionale divenuta introvabile, soprattutto se si guarda alla fascia d’età sotto i 50 anni. È solo una delle sfide che sta affrontando il titolare della ditta fondata dalla sua famiglia quando correva l’anno 1854, che in via Ripamonti crea ombrelli fatti a mano. Sette dipendenti, tra cui sei artigiani, e una produzione destinata per il 95% all’esportazione. "Una grossa fetta delle vendite si concentra negli Stati Uniti – spiega – poi in Svizzera, nei Paesi del Nord Europa, in Giappone o nel Sud Est Asiatico. Paesi dove i nostri prodotti non vengono acquistati solo da clienti benestanti ma anche da persone con un reddito medio, in cerca di ombrelli artigianali che possano durare nel tempo.
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