Se la crisi forgia un leader La metamorfosi buona di Elkann

Il successo economico e industriale di una multinazionale dipende dall’allineamento e dalla condivisione degli obiettivi, delle strategie e delle tattiche operative che esistono tra gli azionisti e il top management, in cui il ceo rappresenta il vertice della piramide. Quando si crea scollamento tra la visione degli azionisti e quella del ceo, il rappresentante dei primi ha il dovere di assumere su di sé l’onere di cambiare la prima linea decisionale, aprendo un processo di trasformazione e di ricerca di un nuovo manager in grado di rappresentare nella quotidianità gli interessi dell’azionariato.Quello che è accaduto in Stellantis è, per molti versi, un caso di scuola: gli attriti creati dalle scelte del Carlos Tavares, focalizzato su una strategia fatta di efficientamento dei costi, attenzione esclusiva agli aspetti finanziari dell’azienda e poca propensione al dialogo con le istituzioni, elemento oggi imprescindibile per qualsiasi multinazionale operante nel comparto manifatturiero, hanno obbligato il presidente John Elkann a scelte rapide e coraggiose.
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