Dove sarebbe la sobrietà dell’Atalanta? La pagliuzza Zaniolo e la trave Gasperini

S’è tolto la maglia, nientemeno. Sguaiato d’uno Zaniolo. Cafone, ScVeanzato. A Bergamo, Alta per battesimo geografico, non usa. Non si fa. In società – l’Atalanta – hanno ben altra etichetta. Il Corriere di Bergamo la chiama “sobrietà”. Ecco: Zaniolo, scrive il giornale, “deve imparare la sobrietà da Atalanta che al momento non conosce”.Che l’esultanza da ex redivivo in faccia alla Roma andasse di traverso nella capitale era una previsione banale. Figurarsi: il calcio italiano è un ambiente da educande, che notoriamente non ammette sconcezze. Non si festeggia un gol contro chi ti ha stipendiato, c’è tutto un galateo, un cerimoniale omertoso della celebrazione da rispettare. Ci viene in mente il povero Quagliarella, che essendo alla fine di una lunga carriera ex di praticamente ogni avversario, quando segnava era costretto a pubblici atti di contrizione; poi correva a casa ad esultare, in bagno.
Dove sarebbe la sobrietà dell’Atalanta? La pagliuzza Zaniolo e la trave Gasperini

Ilnapolista.it - Dove sarebbe la sobrietà dell’Atalanta? La pagliuzza Zaniolo e la trave Gasperini

Leggi su Ilnapolista.it
Video Dove sarebbe