Il manifesto dei guantoni | La boxe metafora della vita Mettiamo ko il degrado sociale

"La boxe mette in scena la nostra umanità. È la rappresentazione della vita. È arte. Non si dica che è violenza: la violenza è la mancanza di regole, il voler prevaricare sull’altro". Federica Guglielmini, trentottenne originaria di Rimini e milanese d’adozione, si è sentita rinascere quando, poco più di 10 anni fa, ha indossato per la prima volta i guantoni una volta tornata a Milano dopo aver vissuto a Chicago. Laureata in lettere moderne, è scrittrice, educatrice e boxeur – si allena alla Heracles Gymnasium di via Padova –. Passioni che non fanno a pugni tra loro. Anzi. Insieme a Dome Bulfaro, poeta e performer, Guglielmini ha scritto il “manifesto dei Colpitori“, il decalogo di un movimento poetico-sportivo, artistico e sociale. "Perché il ring – spiega – è un luogo di rinascita. Combattere significa saper dire no a quello che non riteniamo giusto.
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