Sono sereno e preparato all' ergastolo Le parole di Turetta dopo la sentenza

«È stata un'attesa angosciante, lunga. Lo sapevo, ero preparato alla parola ergastolo, Sono rimasto impietrito, ma Sono sereno, non mi aspettavo nulla di diverso». Sono le prime parole, a quanto apprende l'Adnkronos, che Filippo Turetta pronuncia in carcere dopo la condanna inflitta dalla corte d'Assise di Venezia per l'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin. Dietro l'aula al piano terra del Palazzo di giustizia, Turetta ha atteso per ben 6 ore il verdetto con accanto la polizia penitenziaria, che non ha mai lasciato solo il 22enne. In aula ha ascoltato in silenzio la sentenza pronunciata dal giudice Stefano Manduzio, ha poi interagito con il difensore Giovanni Caruso, quindi è ritornato nella cella del carcere veronese di Montorio, diretto da Francesca Gioieni, nella sezione separata che accoglie detenuti accusati di particolari violenze di genere.
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