La Wada e il doping cinese | È una storia politica montata prima delle Olimpiadi per ridare potere agli Usa

La Wada e il doping cinese: «È una storia politica, montata prima delle Olimpiadi per ridare potere agli Usa»Olivier Niggli, direttore generale dell’Agenzia mondiale anti-doping, la Wada (alla presenza del direttore degli affari giuridici, Cyril Troussard) ha concesso una intervista a L’Equipe. Lo spunto, l’innesco, è l’ultima inchiesta del New York Times sul tentativo di insabbiare il doping di Stato cinese. Ovviamente lui nega le accuse, e dice che quel caso è chiuso. “La difficoltà è sempre quella di conciliare la tutela degli atleti e il fatto di poter comunicare in modo sufficiente affinché la gente non pensi che stiamo cercando di nascondere le cose. In questo caso, quello dei nuotatori cinesi, non era solo la Wada a saperlo, c’erano diverse organizzazioni. Non era una cosa pubblica ma nemmeno nascosta, chi aveva bisogno di sapere, sapeva.
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