Paty era islamofobo Scandalo per un ricercatore della Sorbona

In tanti avevano detto che i vignettisti di Charlie Hebdo se l’erano cercata, che erano razzisti e islamofobi. Ma dopo la loro strage, nessuno si è azzardato a ripeterlo. Il calvario subìto dai famigliari di Samuel Paty non è finito neanche a quattro anni dalla sua decapitazione. Mickaëlle Paty, sorella del professore assassinato da un terrorista ceceno il 16 ottobre 2020 fuori dalla sua scuola media nelle Yvelines, ha sporto denuncia contro un ricercatore della Sorbona, Pierre Jacquel, che accusa il professore di “islamofobia”. “Senza l’islamofobia, questa tragedia non sarebbe mai accaduta”, ha scritto Jacquel. “Paty era un islamofobo laico. Il padre di famiglia musulmano (Brahim Chnina, ndr) è il colpevole ideale e questo processo alimenterà ulteriormente l’islamofobia”.    Dall’inizio di novembre, la Corte d’assise di Parigi ha processato otto persone implicate nell’assassinio del professore, tra cui una studentessa e suo padre, Brahim Chnina, sospettato, insieme all’islamista Abdelhakim Sefrioui, di aver diffuso le bugie dell’adolescente sui social e di aver portato alla fatwa contro Paty.
Paty era islamofobo  Scandalo per un ricercatore della Sorbona

Ilfoglio.it - “Paty era islamofobo”. Scandalo per un ricercatore della Sorbona

Leggi su Ilfoglio.it
  • Paty era islamofobo”. Scandalo per un ricercatore della Sorbona
    Video Paty era