Il cofondatore di Wired spiega perché il futuro non è una distopia

Pubblichiamo l’estratto di un’intervista sull'impatto delle tecnologie nel mondo digitale rilasciata da Kevin Kelly, studioso di cultura digitale e asiatica, cofondatore della rivista Wired di cui è stato direttore. L’intervista è stata rilasciata nell’ambito del podcast “The Space of a journey”, iniziativa editoriale a cura di Mundys e Codice Edizioni. Per molti è difficile essere ottimisti oggi, ma dobbiamo provarci. Hollywood propone spesso futuri distopici, ma chi vorrebbe essere ucciso dai robot? È terribile. Per evitarlo, dobbiamo immaginare un futuro diverso, possibile. Non serve prevedere esattamente cosa accadrà, ma aprirci a nuove possibilità. Se riusciamo a immaginare qualcosa, possiamo credere di poterlo realizzare. È difficile pensare a un futuro straordinario senza prima immaginarlo.
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