La cantina dell’orrore e quei disagi invisibili Choc a Quarto Oggiaro | Ma non è più il Bronx

Milano, 14 dicembre 2024 –  A rovinare l’intonaco c’è qualche sparuta scritta lasciata con pennarelli indelebili. Le serrature dei portoncini sono intatte. Così come le targhe dei citofoni. Accanto, dalla portineria, brillano le luci di Natale. Ci si aspetterebbe forse uno scenario diverso, viavai di sbandati e senso di abbandono nel caseggiato popolare di Quarto Oggiaro che la notte tra lunedì e martedì è stato teatro di abusi sessuali e sevizie ai danni di un sedicenne. Ma forse è proprio questo contrasto tra la violenza avvenuta entro quelle mura – prima dentro una cantina e poi in un appartamento – e il contesto di “normalità“ a mettere i brividi. “Siamo scioccati”, il ritornello che si sente nei cortili, nei bar, nelle piazze che sono luogo di ritrovo della comunità. “Non siamo il Bronx”, ripetono in tanti, consci che la cattiva fama, come un’etichetta che il resto della città lascia attaccata a questo quartiere dello spicchio a nord della città, è dura a morire.
La cantina dell’orrore e quei disagi invisibili  Choc a Quarto Oggiaro |  Ma non è più il Bronx

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