Guillaume Marcillat | un maestro del vetro tra arte e vita ad Arezzo

Guillaume Marcillat giunse in Italia al seguito del maestro vetraio Claude, chiamato da papa Giulio II per realizzare le vetrate del Vaticano. La sua vita prese una svolta inaspettata quando, in Francia, fu testimone scomodo di un delitto e venne costretto a entrare nell’ordine dei Domenicani.La sorte volle che il suo maestro morisse improvvisamente, lasciando a Marcillat il compito di completare i lavori a Roma. Lo fece in modo così eccellente che lo stesso papa lo premiò con una bolla che gli permise di sciogliere i voti monastici.Successivamente, seguì il cardinale Silvio Passerini a Cortona, dove realizzò le vetrate del Duomo. Nel 1518 si trasferì ad Arezzo, città in cui avrebbe lasciato un segno indelebile. Qui lavorò alle vetrate del Duomo e alla basilica di San Francesco, mentre le opere eseguite nella chiesa di San Domenico andarono purtroppo distrutte.
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