Nostalgia del critico implacabile | nessuno scrive più una stroncatura dopo essere stato al ristorante

“Se un ristorante non mi è piaciuto, evito di scriverne”.“Le stroncature non sono costruttive. Se qualcosa non va, lo segnalo soltanto allo chef. Con discrezione. Faccia a faccia”.“Voglio cogliere il bello delle esperienze gastronomiche. Gli aspetti negativi non mi interessano”.Chi non si è mai imbattuto in dichiarazioni di questo tenore nulla sa dei critici gastronomici. Date retta a me, che faccio parte della categoria da trent’anni.Valerio Massimo VisintinLa caricatura del critico severoUna letteratura superficiale, da cartone animato, ci dipinge come giudici severi e intransigenti. Gente con forchetta e mannaia al posto del cuore. È tutto il contrario: siamo dei teneroni. Uomini e donne da tagliare con un grissino. Il nostro approccio alla professione è un poetico bon ton esistenziale.
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