Un rullino di foto incastra il killer di Cristina

La madre di Cristina Golinucci, la 21enne scomparsa a Cesena il primo settembre del 1992, non si dà pace. "A gennaio riapriremo il caso sulla scomparsa di Cristina – spiegano la mamma Marisa Degli Angeli e l’avvocata Barbara Iannuccelli – abbiamo nuovi indizi a carico di Emanuel Boke, il ragazzo nigeriano che in passato confessò l’omicidio di Cristina e poi ritrattò". A settembre il giudice ha chiesto la decima archiviazione del caso, sottolineando che "le indagini possono essere riaperte in caso emergano novità". "Abbiamo trovato un rullino di foto di Boke risalente al 1994 – spiega l’avvocata Barbara Iannuccelli – e un suo cappellino di lana da cui è stato estratto il suo Dna. Boke è ora rintracciabile. A Marsiglia fu condannato per violenza sessuale, su una ragazza italiana, un uomo che diceva di chiamarsi Quist Kwame e che aveva le stesse impronte digitali di Boke.
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