Condanne troppo lievi la delusione dei figli e delle attiviste dopo la sentenza Pelicot

delusione, amarezza e anche rabbia. Le reazioni alla sentenza emessa stamattina sul processo sugli stupri di Mazan – con la condanna al massimo della pena per il principale imputato – non sono tardate ad arrivare. Il Tribunale di Avignone ha emesso un verdetto che agli occhi di alcuni sembra essere lontano dalla giustizia. A rendere evidente questa frattura sono state prima di tutto le parole dei figli di Gisèle Pelicot, che non hanno nascosto la loro delusione per le pene inflitte agli imputati, da 3 a 13 anni di carcere: “Pene troppo lievi” hanno dichiarato attraverso un membro della famiglia, chiedendo di rimanere anonimi. Amarezza anche fuori dall’aula del tribunale, dove un gruppo di manifestanti femministe ha espresso la propria rabbia definendo il verdetto “una vergogna per la giustizia”.
Condanne troppo lievi la delusione dei figli e delle attiviste dopo la sentenza Pelicot

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