Dove comprare i raffiuoli a cassata a Napoli e dintorni I 6 migliori indirizzi scelti dal Gambero Rosso

«Per carità di Dio, non chiamatelo cassatina. È un raffiuolo a cassata. E si confeziona appositamente per le feste di Natale». È perentorio Sabatino Sirica, il decano dei pasticceri napoletani. La cassatina napoletana, quella a cupola con la ciliegina che sormonta la calotta e rassomiglia tanto alla siciliana minna di sant'Agata, si mangia nel resto dell'anno. A Natale si mangia il raffiuolo a cassata. La storia di questo dolce è pure essa scritta dalle monache pasticcere dei monasteri napoletani a partire dal 1600. I raffiuoli semplici tuttora son fatti di pan di Spagna tagliato in forma ovale e sono ricoperti di naspro bianco dopo una spennellatura con marmellata di albicocche. Hanno intensi sentori di uova e limone. Se farciti di ricotta zuccherata e aromatizzata, sormontata da una sottile striscia di cedro candito, sostituita oggi da marzapane di colore verde, e di nuovo glassati con naspro bianco diventano i raffiuoli a cassata.Leggi su Gamberorosso.it