L’arte dimenticata dell’ascolto

Ogni giorno ci alziamo, ci immergiamo in conversazioni, riunioni, discussioni, eppure spesso ci rendiamo conto di aver parlato tanto ma ascoltato poco. È curioso, vero? Abbiamo due orecchie e una bocca, un segno, forse, che la natura ci invita ad ascoltare il doppio di quanto parliamo. Eppure, sembriamo vivere al contrario, come se avessimo due bocche e un orecchio solo.L’ascolto è diventato una pratica rara, quasi un’arte perduta. Nella fretta di dire la nostra, spesso interrompiamo, completiamo le frasi altrui, o, peggio ancora, attendiamo solo il nostro turno per parlare, senza realmente prestare attenzione. Questo modo di relazionarci riflette un ego smisurato, che ci porta a credere che ciò che abbiamo da dire sia sempre più importante di ciò che potremmo imparare dagli altri. Ma ascoltare non è solo cortesia: è un atto di umiltà, un’apertura verso l’altro e verso il mondo, e soprattutto un arricchimento personale.
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