Ti ricordi… Mourad Meghni e quel soprannome di Le petit Zidane che ha schiacciato un talento cristallino

Un’azione meravigliosa, iniziata e finita da lui con un recupero di palla a centrocampo prima e un elegante pallonetto a tu per tu col portiere poi. C’è tutto in quel gol che vent’anni fa chiudeva Bologna–Reggina: forza, visione di gioco, tecnica. La stellina di Mourad Meghni che splende ancora, lasciando presagire brillii ancor più luminosi per il futuro di un ragazzo di 20 anni.Un ragazzo partito da Champs sur Marne, periferia di Parigi, poco lontano da Disneyland: papà di origine algerina, mamma portoghese. Mourad è forte, fortissimo, nel quartiere lo conoscono tutti per i giochi che sa fare col pallone. Lo sa bene papà Alì di avere un figlio fortissimo, ma che deve pure crescerlo in un certo modo, dicendogli, ad esempio, che su di lui e sulla sua “riuscita” non avrebbe scommesso neppure cento franchi.
Ti ricordi… Mourad Meghni e quel soprannome di Le petit Zidane che ha schiacciato un talento cristallino

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