Dopo i Tarlati | Arezzo e il commercio tessile prima e dopo la vendita a Firenze

Le principali attività economiche di Arezzo, oltre all’agricoltura, comprendevano il fiorente commercio tessile, in particolare la produzione e la vendita di panni interi o a tagli. Parallelamente alle celebri manifatture di Francesco di Marco Datini a Prato, anche ad Arezzo sorgevano laboratori tessili. Ci troviamo nella prima metà del Trecento.Pier Saccone Tarlati cedette Arezzo, insieme alle città di Castiglioni e Bibbiena, per un totale di 60.000 fiorini, dei quali 40.000 andarono direttamente a lui. Questo segnò una svolta per la città, ponendola sotto l’influenza di Firenze.Come si vestivano nel Medioevo?Un taglio di tessuto da donna era sufficiente per una gonna, mentre per gli uomini si confezionavano tuniche lunghe fino ai piedi. Al posto di camicie e giacche, si indossavano gilet privi di maniche o mantelli pesanti.
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