Il sogno impossibile del patriarcato rosso classista e misogino? Una Meloni zitta e buona

Urlano tutti, tutti possono urlare, ma Giorgia Meloni no. Vietato alzare la voce, metterci passione, a Meloni vengono misurati pure i decibel, il movimento della fronte, il taglio dello sguardo. Gli altri sì, lei no. Deve essere un leader silenzioso. Pure quello. Il tema, che può sembrare paradossale, si presenta ogni volta che la premier parla a una platea: ad Atreju come durante le comunicazioni alle Camere, soprattutto nella parte delle cosiddette repliche. Non vale il doppio registro per lei, ce ne deve essere uno solo: un presidente del Consiglio deve sussurrare. Anche se la preferirebbero muta.Lasciamo perdere i titoli dei giornali amici del Pd e di sinistra sull’hate speech di Meloni, perché per loro è “linguaggio d’odio” sempre e solo quello ogni discorso che viene da destra, mai il loro: derubrichiamola come propaganda spicciola.
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