La mia povera America rabbiosa e depressa

"Se fossimo nel 1940, fossimo europei e decidessimo di lasciare l’Europa, almeno sapremmo dove andare. A New York. Oggi invece è molto più difficile capire dove si è al sicuro". Così scriveva David Leavitt nel suo ultimo romanzo, Il decoro, pubblicato in Italia da Sem nel 2020 (traduzione di Fabio Cremonesi e Alessandra Osti). Erano i tempi della pandemia e di Trump alla fine del suo primo mandato alla Casa Bianca. Il noto scrittore Americano raccontava, con stile pungente e ironico, lo sdegno e le preoccupazioni dell’alta borghesia liberale per l’elezione del Tycoon. Da allora, l’invasione dell’Ucraina ha riacceso la minaccia nucleare alle porte d’Europa, il conflitto israelo-palestinese è deflagrato in Medio Oriente e Trump torna alla guida degli Stati Uniti. David Leavitt, esiste, oggi, un posto dove si sentirebbe di nuovo al sicuro? "Ironia della sorte, dopo la nuova vittoria di Trump, mi sembra più sicura l’Europa degli Stati Uniti.
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