La serrata dell’osteria Dimondi | Il problema è il centro vuoto in periferia avremmo lavorato

Chiuso definitivamente. Il cuore di Reggio Emilia ha perso un altro battito. Ad aver abbassato la saracinesca questa volta però non è una bottega al dettaglio, ma un ristorante. In via Carbone, nel silenzio dell’estate afosa reggiana, l’osteria emiliana Dimondi una sera ha chiuso e non ha riaperto più. E quello che sembrava voler essere un progetto ambizioso e coraggioso, che doveva coniugare le lunghe esperienze enogastronomiche di due imprenditori emiliani, Francesco Riccò e Paolo Croci, si è invece aggiunto al desolante valzer delle serrande abbassate dell’esagono. "In periferia non avremmo mai chiuso", è quello che sostengono i due imprenditori. Francesco Riccò è vicepresidente dell’Associazione Ristoratori Reggiani e titolare del locale Bottega 39 in piazza XXIV Maggio; mentre Paolo Croci è il proprietario del Chilometro Zero a Massenzatico.
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